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Beckman Coulter MicroScan Manuel D'utilisation page 25

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Well
Reagente
AGL1
Confrontare col pozzetto di controllo NPC.
BGL
BGAL
URE
IDX
AGL2
Aggiungere 1 goccia di NaOH 0,05 N. Attendere
almeno 5 secondi e non più di 5 minuti prima di
BDF
registrare il risultato. Confrontare col pozzetto di
AGAL
controllo NPC.
NAG
CELL
NGAL
1. La colorazione positiva può non essere presente nell'intero pozzetto.
2. Alcuni lieviti possono presentare una colorazione rosa. Questa deve essere considerata una reazione positiva.
PRINCIPI DELLE REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
Substrati di aminoacido-β-naftilamide (HPR, ILE, PRO, TYR, GLY, GGLY, GLAR, GLPR, AARG, LYAL, ALA, STY, HIS)
– Quando il substrato è idrolizzato con l'enzima adeguato (di norma, un'aminoacido-arilamidasi), si assiste al rilascio di
β-naftilamina. La β-naftilamina viene rilevata mediante l'aggiunta di p-dimetilaminocinnamaldeide (nel reagente peptidasi),
che crea un complesso dal colore che varia dal rosa al viola.
NOTA: l'enzima che scinde un'aminoacido-β-naftilamide è un'aminoacido-arilamidasi.
viene spesso utilizzato come sinonimo di arilamidasi, ma in realtà rappresenta un enzima con una specificità diversa
(un'aminopeptidasi scinde l'aminoacido N-terminale da un peptide). Un'arilamidasi e un'aminopeptidasi possono idrolizzare
lo stesso substrato di aminoacido-β-naftilamide. Il pannello, pertanto, non misura necessariamente enzimi diversi e unici.
Una sola arilamidasi può idrolizzare più aminoacido-β-naftilamidi.
Carboidrati (SUC1, SUC2, TRE) – L'utilizzo di saccarosio e trealosio comporta una riduzione del pH, che causa a propria
volta la variazione della colorazione del rosso clorofenolo da viola a gialla. Queste reazioni ai carboidrati sono selettive e
possono non coincidere con quelle convenzionali.
Substrati di nitrofenil (AGL1, BGL, BGAL, AGL2, BDF, AGAL, NAG, CELL, NGAL) – Se è presente l'enzima appropriato, il
substrato viene scisso liberando orto- o para-nitrofenolo. Con pH alcalino, questi composti sono gialli. Se la reazione avviene
con pH acido, per poter leggere i risultati è necessario aggiungere NaOH dopo l'incubazione. I pozzetti possono essere
incolori o color giallo pallido prima dell'aggiunta dell'idrossido di sodio.
Fosfatasi indossile (IDX) – Il fosfato indossile è scisso da una fosfatasi per rilasciare indossile. L'indossile si combina con
l'ossigeno producendo un color indaco corrispondente a precipitato insolubile blu o grigio-blu.
Urea (URE) – L'ureasi idrolizza l'urea in modo da formare ammoniaca e anidride carbonica. L'ammoniaca (sotto forma di
carbonato di ammonio) causa un innalzamento del pH rilevato dal rosso fenolo, che passa da giallo a rosso.
IDENTIFICAZIONE DELL'ORGANISMO
Per identificare gli organismi di test ignoti, si utilizza l'elenco dei codici dei biotipi di lieviti MicroScan. Questo elenco è stato
generato dal database di MicroScan per i test inclusi nel pannello di identificazione. L'elenco dei codici dei lieviti si basa su
un'analisi computerizzata dei 27 test del pannello rapido di identificazione dei lieviti. I risultati dei test vengono convertiti in
un numero di biotipo di 9 cifre per il quale l'elenco dei codici indica un'identificazione della specie e una probabilità relativa
cumulativa di identificazione. Tutte le possibili identificazioni vengono stampate in ordine decrescente di probabilità, fino a un
totale cumulativo del 99,9%.
Qualora si presenti un numero di biotipo non rilevabile nell'elenco dei codici, la prima ipotesi deve essere quella di un
errore procedurale; ad esempio, il numero di biotipo è stato aggiunto in maniera errata o la reazione non è stata registrata
correttamente. Se il numero di biotipo è esatto, è necessario considerare l'eventualità di una coltura mista e ripetere il test
dell'organismo avendo cura di utilizzare una sospensione cellulare sufficientemente torbida. Se ripetendo il test si ottengono
gli stessi risultati, consultare il servizio di ricerca biotipi sul sito Web di Beckman Coulter o rivolgersi al distributore di zona.
LIMITI DEL METODO
1. I pannelli rapidi di identificazione dei lieviti consentono l'identificazione dei lieviti e degli organismi lievitiformi (ad es.,
Prototheca). Prestare attenzione in caso di organismi con eccessiva produzione di ife.
2. In caso di identificazione di più di una specie per un particolare numero di biotipo, potranno essere necessari dei test
supplementari. Le procedure accettate per l'identificazione di lieviti e organismi lievitiformi includono morfologia delle
colonie, crescita ad alta temperatura, formazione di pigmento e colore su agar fenolo-ossidasi. Inoltre, può essere utile
per l'identificazione di questi organismi anche la morfologia microscopica su terreni pensati per ottenere una morfologia
tipica. Consultare le procedure micologiche di riferimento appropriate.
C29879–AB
Positivo
Tutte le
sfumature di
2
giallo
Dal rosa al
magenta
Tutte le
sfumature di blu
Tutte le
sfumature di
giallo
2
5,6,7,8,9,10,11,12,13
25 of 141
Negativo
Chiaro
Da
trasparente/beige
a giallo
Chiaro
Chiaro
Il termine "aminopeptidasi"

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