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avanos MIC-KEY Mode D'emploi page 33

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  • FRANÇAIS, page 6
Avvertenza - non superare il volume totale del palloncino indicato
sopra.
4. Controllare che la compressa esterna non comprima troppo la cute e si trovi
a 2-3 mm dall'addome.
5. Annotare la data, il tipo, le dimensioni ed il n. di lotto del tubo, il volume
di riempimento del palloncino, le condizioni della cute e la tolleranza del
paziente alla procedura. Iniziare l'alimentazione e la somministrazione
di farmaci in base alla prescrizione medica e dopo conferma della giusta
collocazione del tubo e della sua pervietà.
Posizionamento endoscopico attraverso una
gastrostomia esistente
1. Eseguire una normale esofagogastroduodenoscopia, attenendosi al
protocollo vigente. Una volta completata la procedura senza che si siano
identificate anomalie che possano controindicare la collocazione del tubo,
mettere il paziente in posizione supina ed insufflare lo stomaco con aria.
2. Manipolare l' e ndoscopio fino a quando il tubo a permanenza per
gastrostomia non viene a trovarsi nel campo visivo.
3. Inserire nel tubo a permanenza un filo guida a punta flessibile, quindi
rimuovere il tubo.
4. Misurare la lunghezza dello stoma con l'apposito dispositivo
AVANOS* di misurazione dello stoma.
Collocazione del tubo
1. Selezionare la giusta misura di tubo MIC-KEY* per l'alimentazione digiunale
e fare i preparativi secondo quanto specificato in Preparazione del tubo, più
sopra.
2. Tenere fermo l'introduttore e l'attacco digiunale mentre si fa avanzare il tubo
MIC-KEY* AVANOS* per l'alimentazione digiunale sul filo guida fino allo
stomaco.
3. Consultare il passaggio 2 della sezione Collocazione del tubo sopra e portare
a termine la procedura come indicato nei passaggi successivi.
4. Confermare la giusta collocazione secondo quanto specificato nella sezione
Verifica della posizione del tubo, più sopra.
Installazione del set di estensione per l'alimentazione
digiunale
1. Aprire il coperchio della porta digiunale (Figura 1-B) dalla sommità del
tubo MIC-KEY* per alimentazione digiunale.
2. Inserire il set di estensione MIC-KEY* per alimentazione continua con
connettori ENFit® allineando la riga nera presente sul connettore
SECUR-LOK* (Figura 3-A) con la riga nera sulla porta digiunale MIC-KEY*
(Figura 1-B).
3. Bloccare in sito, spingendo verso l'interno e ruotando il connettore SECUR-
LOK* (Figura 3-A) IN SENSO ORARIO, finché non si avverte una leggera
resistenza (circa un quarto di giro).
Attenzione - NON ruotare il connettore oltre il punto di arresto.
4. Per rimuovere il set di estensione, ruotarlo IN SENSO ANTIORARIO, finché la
riga nera sul connettore SECUR-LOK* (Figura 3-A) non si allinea con la riga
nera sulla porta digiunale MIC-KEY* (Figura 1-B).
5. Rimuovere il set e chiudere la porta digiunale con l'apposito coperchio
collegato.
Attenzione - Non collegare mai la porta digiunale all'aspirazione. Non
misurare i residui dalla porta digiunale.
Somministrazione di farmaci
Quando possibile, usare farmaci liquidi; consultare il farmacista per stabilire se è
possibile frantumare i farmaci solidi e miscelarli con acqua. Se la frantumazione
è sicura, ridurre in polvere i farmaci solidi e scioglierli in acqua prima di
somministrarli via il tubo di alimentazione. Non frantumare mai farmaci con
rivestimento enterico né miscelare farmaci nella soluzione nutritiva.
Con una siringa per nutrizione enterale, sciacquare il tubo con la quantità
d'acqua indicata.
Direttive relative alla pervietà del tubo
Un corretto risciacquo è il miglior modo di evitare l'intasamento e mantenere la
pervietà. Per evitare questi inconvenienti, attenersi alle direttive che seguono.
• Sciacquare con acqua il tubo di alimentazione ogni 4–6 ore durante
l'alimentazione continua, ogni volta che si interrompe la nutrizione, prima e
dopo ogni operazione di alimentazione intermittente, oppure almeno ogni
8 ore se il tubo non è in uso.
• Sciacquare il tubo di alimentazione prima e dopo la somministrazione di
farmaci e tra un farmaco e l'altro. In tal modo, il farmaco non interagirà con
la soluzione nutriente evitando possibili intasamenti.
• Quando possibile, usare farmaci liquidi; consultare il farmacista per
stabilire se è possibile frantumare i farmaci solidi e miscelarli con acqua.
Se la frantumazione è sicura, ridurre in polvere i farmaci solidi e scioglierli
in acqua tiepida prima di somministrarli via il tubo di alimentazione. Non
frantumare mai farmaci con rivestimento enterico né miscelare farmaci con
le soluzioni nutrienti.
• Per il risciacquo, evitare l'uso di irriganti acidi, come succo di mirtilli rossi
e bevande a base di cola, poiché la qualità acida quando combinata con le
proteine della soluzione nutritiva può contribuire all'intasamento del tubo.
Diametro
Direttive generali relative al risciacquo
Attenzione - Usare una siringa per nutrizione enterale da 30–60 cc.
Non usare siringhe di dimensioni inferiori, che potrebbero aumentare la
pressione sul tubo e spaccare i tubi più piccoli.
• Risciacquare con acqua di rubinetto a temperatura ambiente. È opportuno
usare acqua sterile quando la qualità della fornitura idrica dell'acquedotto
sia dubbia. La quantità d'acqua dipende dalle esigenze del paziente, dalle
sue condizioni cliniche e dal tipo di tubo in uso, ma il volume medio va dai
10 ai 50 ml per gli adulti e dai 3 ai 10 ml per gli infanti. Anche lo stato di
idratazione influisce sul volume da usare per il risciacquo dei tubi. In molti
casi, l'incremento del volume di risciacquo può eliminare la necessità di
somministrare fluidi supplementari per via endovenosa. Tuttavia, i pazienti
con insufficienza renale o soggetti ad altre restrizioni relative ai fluidi
devono ricevere il volume di risciacquo minimo necessario a mantenere la
pervietà.
• Non usare troppa forza per risciacquare il tubo. L'applicazione di forza
eccessiva può perforare il tubo e causare lesioni al tratto gastrointestinale.
• Documentare nella cartella del paziente l' o ra e la quantità d'acqua
impiegata. Ciò consentirà agli operatori sanitari di monitorare più
accuratamente le esigenze del paziente.
Elenco di spunta per gli interventi giornalieri di cura e
manutenzione
Valutazione del paziente
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di dolore, pressione o disagio.
Valutazione del sito dello stoma
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di infezione, quali
arrossamento, irritazione, edema, gonfiore, dolorabilitá, alterazione della
temperatura, esantema, drenaggio gastrointestinale o purulento.
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di necrosi da pressione, ulcere
da pressione o ipergranulazione tessutale.
Pulizia del sito dello stoma
Usare acqua tiepida e sapone neutro.
Lavorare con moto circolare, partendo dal tubo e procedendo verso l' e sterno.
Pulire i punti di sutura, le compresse esterne ed eventuali dispositivi di
stabilizzazione con un bastoncino nettaorecchie.
Sciacquare ed asciugare bene.
Valutazione del tubo
Valutare il tubo alla ricerca di eventuali anomalie, ad esempio danni,
intasamento o scoloramento insolito.
Pulizia del tubo di alimentazione
Adoperare acqua tiepida e sapone neutro, facendo attenzione a non tirare
né maneggiare eccessivamente il tubo.
Sciacquare ed asciugare bene.
Pulizia delle porte digiunale, gastrica e del palloncino
Rimuovere tutta la soluzione nutritiva o farmaceutica residua con un
bastoncino nettaorecchie o un panno morbido.
Non ruotare la compressa esterna
Tale movimento causerebbe un arricciamento del tubo, che potrebbe anche
cambiare posizione.
Verifica della giusta posizione della compressa esterna
Confermare che la compressa esterna si trovi a 2–3 mm dalla cute.
Risciacquo del tubo di alimentazione
Sciacquare il tubo di alimentazione con acqua usando una siringa per
nutrizione enterale ogni 4–6 ore durante l'alimentazione continua, ogni
volta che si interrompe la nutrizione o almeno ogni 8 ore se il tubo non è in
uso. Risciacquare il tubo dopo aver controllato i residui gastrici. Sciacquare il
tubo prima e dopo la somministrazione di farmaci. Per il risciacquo, evitare
l'uso di irriganti acidi, come succo di mirtilli rossi e bevande a base di cola.
Manutenzione del palloncino
Controllare il volume d'acqua nel palloncino una volta alla settimana.
• Inserire una siringa Luer slip nella porta di insufflazione del palloncino
e prelevare il liquido mantenendo il tubo in loco. Mettere a confronto
la quantità d'acqua nella siringa con quella consigliata o con quella
originariamente prescritta e documentata nella cartella del paziente. Se la
quantità prelevata è inferiore a quella consigliata o prescritta, ri-riempire il
palloncino con l'acqua inizialmente rimossa, quindi prelevare ed aggiungere
la quantità necessaria a portare il volume nel palloncino fino al valore
consigliato e prescritto. Tenere presente che quando si sgonfia il palloncino
parte del contenuto gastrico può defluire attorno al tubo. Prendere nota del
volume di liquido, della quantità di volume eventualmente da sostituire,
della data e dell' o ra.
• Attendere 10–20 minuti e ripetere la procedura. Se ha perso del liquido, il
palloncino perde ed occorre sostituire il tubo. Un palloncino sgonfio o rotto
può tradursi nello spostamento o nella migrazione del tubo. Se il palloncino
è rotto, sostituirlo. Fissare il tubo in loco con del nastro, quindi seguire
il protocollo in vigore nel proprio presidio e/o chiamare il medico per le
istruzioni del caso.
Non fabbricato in lattice di gomma naturale
Lunghezza
Nota - Riempire il palloncino con acqua sterile o distillata, non con aria o
soluzione fisiologica. La soluzione fisiologica può cristallizzarsi ed otturare
il lume o la valvola del palloncino, mentre l'aria può trafilare e provocare
l'afflosciamento del palloncino. Usare la quantità d'acqua consigliata, in
quanto un'insufflazione eccessiva può ostruire il lume o ridurre la durata utile
del palloncino mentre un'insufflazione insufficiente non blocca bene il tubo.
Occlusione del tubo
L' o cclusione del tubo è solitamente causata da:
• scadente metodologia di risciacquo;
• mancato risciacquo dopo la misurazione dei residui gastrici;
• somministrazione inadeguata di farmaci;
• presenza di frammenti di pillole;
• viscosità dei farmaci;
• densità eccessiva delle soluzioni nutritive, per esempio soluzioni concentrate
o arricchite che sono generalmente più viscose ed è più probabile che
intasino i tubi;
• contaminazione e conseguente coagulazione della soluzione nutritiva;
• reflusso del contenuto gastrico o intestinale nel tubo.
Disintasamento del tubo
1. Accertarsi che il tubo di alimentazione non sia arricciato né pinzato.
2. Se l' o struzione è visibile sopra la linea della cute, sbriciolarla massaggiando
con delicatezza il tubo tra le dita.
3. Quindi, mettere una siringa per nutrizione enterale riempita di acqua
tiepida nel relativo set di estensione con connettori ENFit
delicatamente, poi premere lo stantuffo per scalzare l' o struzione.
4. Se l' o struzione resta, ripetere il passaggio n. 3. Una delicata aspirazione
alternata alla pressione della siringa può eliminare la maggior parte delle
ostruzioni.
5. Se ciò non risolve l'inconveniente, consultare il medico e considerare una
soluzione di enzimi pancreatici e bicarbonato di sodio (una compressa di
Viokase [lipasi, proteasi, amilasi,] frantumata o un cucchiaino di Viokase
in polvere miscelati con una compressa (senza rivestimento enterico) di
bicarbonato di sodio, o una punta [0,625 cm3] di cucchiaino di bicarbonato
sciolto in 5 ml di acqua tiepida) instillata tramite una siringa con punta per
catetere. Lasciare nel tubo per 30 minuti. Non usare succo di mirtillo rosso,
bevande a base di cola, sostanze inteneritrici per carni o chimotripsina, che
possono causare intasamenti o, in alcuni pazienti, reazioni avverse. Bibite
gassate (senza cola) senza zucchero ed acqua minerale gassata/seltzer
possono riuscire a rimuovere certe ostruzioni. Se non si riesce a rimuovere
l' o struzione, bisognerà rimuovere il tubo.
Longevità del palloncino
La vita utile del palloncino non può essere prevista con precisione. In genere,
i palloncini in silicone durano 1–8 mesi, ma la durata effettiva varia in base
a diversi fattori, tra i quali farmaci adoperati, volume d'acqua impiegato, pH
gastrico e manutenzione del tubo.
Informazioni di sicurezza per la risonanza magnetica
Test non clinici hanno dimostrato che il sistema della sonda di alimentazione
enterale a basso profilo (MIC-KEY*) presenta compatibilità condizionata agli
esami di risonanza magnetica. I pazienti portatori di questo dispositivo possono
essere sottoposti a scansione RM in sicurezza a condizione che siano soddisfatti i
seguenti requisiti del sistema RM:
• campo magnetico statico pari a 1,5 tesla o 3 tesla;
• campo di gradiente spaziale massimo di 1960 G/cm (19,6 T/m) o inferiore;
• sistema RM massimo indicato, tasso di assorbimento specifico (SAR) medio del
corpo intero di
< 2 W/kg (modalità operativa normale).
Riscaldamento prodotto da una RM: applicando le condizioni di scansione
definite sopra, l'incremento massimo di temperatura atteso attribuibile al
sistema della sonda a basso profilo (MIC-KEY*) è inferiore a 1,3 °C dopo 15
minuti di scansione continua.
Informazioni sull'artefatto
In test non clinici, l'artefatto dell'immagine causato dal dispositivo si estende
per meno di 45 mm dal sistema della sonda per alimentazione enterale a basso
profilo (MIC-KEY*), con immagine acquisita mediante sequenza di impulsi
gradient echo e un sistema RM da 3 T.
Avvertenza - Esclusivamente per la somministrazione di nutrizione
e/o farmaci per via enterale.
Per ulteriori informazioni, dagli Stati Uniti chiamare il numero +1-844-4AVANOS
(1-844-428-2667) oppure visitare il nostro sito Web: www.avanos.com.
Opuscoli informativi - Su richiesta sono disponibili "A guide to Proper Care" e
"A Stoma Site and Enteral Feeding Tube Troubleshooting Guide". Rivolgersi al
proprio rappresentante di zona o al servizio di assistenza alla clientela.
Questo prodotto non è realizzato con DEHP come
plastificante.
TM
e retrarre
RM a compatibilità condizionata
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