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avanos MIC-KEY Mode D'emploi page 31

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Tubo AVANOS* MIC-KEY* per alimentazione digiunale (tubo a basso profilo)
• i t
Set di estensione con connettori ENFit®
1-B
1-A
Figure 1
Figure 2
3-A
Figure 3
Istruzioni per l'uso
Rx Only: Solo dietro prescrizione medica: la normativa federale statunitense
limita la vendita del presente dispositivo ai soli medici o dietro prescrizione di
un medico.
Descrizione
Il tubo MIC-KEY* AVANOS* a basso profilo per l'alimentazione digiunale
consente di somministrare nutrizione enterale nel duodeno distale o nel
digiuno prossimale.
Indicazioni per l'uso
Il tubo MIC-KEY* AVANOS* a basso profilo per l'alimentazione digiunale è
adatto all'uso in pazienti non in grado di assorbire adeguatamente nutrimento
tramite lo stomaco, affetti da problemi di motilità intestinale, ostruzione
dell'apertura gastrica, reflusso gastroesofageo grave, a rischio di aspirazione o
che abbiano già subito esofagectomia o gastrectomia.
Controindicazioni
Le contraindicazioni per la collocazione dei tubi di alimentazione digiunale
comprendono, in via esemplificativa ma non esclusiva, ascite, interposizione del
colon, ipertensione portale, peritonite ed obesità patologica.
Avvertenza
Non riutilizzare, trattare, né risterilizzare questo dispositivo
medico. Il riutilizzo, il trattamento o la risterilizzazione potrebbero
1) compromettere le caratteristiche note di biocompatibilità,
2) pregiudicare l'integrità strutturale del dispositivo, 3) provocare
prestazioni del dispositivo diverse da quelle previste, oppure 4) creare
un rischio di contaminazione e causare la trasmissione di malattie
infettive, provocando lesioni, malattie o la morte del paziente.
Complicazioni
Le seguenti complicanze possono essere associate a qualsiasi tubo per
l'alimentazione digiunale-transgastrica:
• ulcere da pressione;
• infezione;
• Perforazione;
• Intussuscepzione;
• ipergranulazione tessutale; • ulcere gastriche o duodenali;
• leakage intraperitoneale; • necrosi da pressione.
Nota - Verificare l'integrità della confezione. In caso di danni alla confezione o di
compromissione della barriera sterile, non usare.
Nota - Il rischio di perforazione può essere più elevato in pazienti che pesano
< 10 kg.
Collocazione
Il tubo MIC-KEY* AVANOS* a basso profilo per l'alimentazione digiunale può
essere collocato per via percutanea sotto guida fluoroscopica o endoscopica, o
in sostituzione di un altro dispositivo usando lo stoma già praticato.
Attenzione - Per tutelare la sicurezza ed il comfort del paziente, prima
di procedere all'inserimento del tubo bisogna eseguire una gastropessia
per fissare lo stomaco alla parete addominale anteriore, identificare il sito
di inserzione del tubo di alimentazione e dilatare e misurare lo stoma. La
lunghezza del tubo può essere regolata con una lametta o un bisturi. Assicurarsi
che il taglio lasci margini lisci e non taglienti; la lunghezza rimanente deve
essere sufficiente alla collocazione 10–15 cm oltre il legamento di treitz.
Attenzione - Non usare il palloncino di ritenuta del tubo di alimentazione
come dispositivo di gastropessia. Il palloncino può scoppiare e quindi smettere
di fissare lo stomaco alla parete addominale anteriore.
Preparazione del tubo
1. Selezionare un tubo MIC-KEY* per l'alimentazione digiunale della giusta
misura, estrarlo dalla confezione ed ispezionarlo alla ricerca di eventuali danni.
2. Con la siringa Luer slip da 6 ml compresa nel kit, gonfiare il palloncino
con 5 ml di acqua sterile o distillata attraverso la porta del palloncino
(Figura 1-A).
3. Rimuovere la siringa e verificare l'integrità del palloncino comprimendolo
delicatamente alla ricerca di eventuali perdite. Ispezionare a vista il
palloncino per verificarne la simmetria, che può eventualmente essere
raggiunta massaggiando il palloncino delicatamente tra le dita. Reinserire
la siringa e rimuovere tutta l'acqua dal palloncino.
4. Con una siringa Luer slip da 6 ml, irrigare con acqua la porta digiunale
(Figura 1-B) per verificarne pervietà.
5. Lubrificare l' e stremità distale del tubo con un lubrificante idrosolubile. Non
usare né oli minerali né vaselina.
6. Lubrificare abbondantemente il lume digiunale con lubrificante
idrosolubile. Non usare né oli minerali né vaselina.
7. Inserire l'introduttore (Figura 2) nella porta digiunale finché l'attacco non
entra in contatto con la porta stessa e l'introduttore non risulta visibile
all'interno del tubo. L'introduttore apre la valvola di non ritorno e la
protegge da eventuali danni causati dal filo guida.
Procedura suggerita per la collocazione radiologica
1. Mettere il paziente in posizione supina.
2. Preparare e sedare il paziente in base al protocollo clinico.
3. Assicurarsi che il lobo sinistro del fegato non sporga oltre il fondo o il corpo
gastrico.
4. Identificare il margine mediale del fegato mediante TAC o ecografia.
5. Si possono somministrare 0,5 – 1,0 mg di glucagone per via endovena, per
ridurre la peristalsi gastrica.
Attenzione - Consultare le istruzioni del glucagone riguardo il tasso di
iniezione endovenosa e i suggerimenti per l'uso negli insulino-dipendenti.
6. Con un sondino nasogastrico gonfiare lo stomaco d'aria, solitamente
500 – 1.000 ml, o finché non si raggiunge la distensione necessaria. Spesso
è necessario continuare ad insufflare durante la procedura, particolarmente
al momento della puntura e della dilatazione dello stoma, per mantenere
la distensione dello stomaco e quindi l'apposizione della parete gastrica
contro la parete addominale anteriore.
7. Scegliere un sito di inserzione del catetere nella regione sottocostale
sinistra, preferibilmente sopra l'aspetto laterale o lateralmente al muscolo
retto dell'addome (N.B.: l'arteria epigastrica superiore passa lungo l'aspetto
mediale del muscolo) e direttamente sul corpo dello stomaco verso la
grande curvatura. Sotto fluoroscopia, scegliere una posizione che consenta
all'ago di procedere quanto più direttamente in verticale possibile.
Ottenere una vista laterale trasversale prima della collocazione della
gastrostomia quando si sospettino interposizione epatodiaframmatica del
colon o posizione dell'intestino tenue anteriore allo stomaco.
Nota - Per opacizzare il colon trasverso, si può somministrare contrasto per
os/per via nasogastrica la notte prima oppure si può praticare un enteroclisma
prima della collocazione.
8. Prepare e disporre i teli chirurgici in base al protocollo in vigore nel proprio
presidio.
Esecuzione della gastropessia
Attenzione - Si raccomanda di eseguire una gastropessia con tre punti
formanti un triangolo per assicurare la fissazione della parete gastrica a quella
addominale anteriore.
1. Fare un segno sulla pelle al sito di inserzione del tubo. Definire la
configurazione della gastropessia facendo sulla cute tre segni equidistanti
dal sito di inserzione del tubo a formare un triangolo.
Avvertenza - Lasciare distanza sufficiente tra il sito di
inserzione ed i punti della gastropessia onde evitare interferenza
con mezzi di fissazione a T e il palloncino gonfiato.
2. Somministrare anestesia locale ai siti di puntura con lidocaina all'1% e
somministrare anestesia locale alla cute ed al peritoneo.
3. Applicare il primo dispositivo di fissazione a T e confermare la posizione
intragastrica. Ripetere la procedura fino all'applicazione di tutti e tre i
dispositivi a T ai vertici del triangolo.
4. Fissare lo stomaco alla parete addominale anteriore e completare la
procedura.
Creazione dello stoma
1. Creare lo stoma con lo stomaco ancora insufflato ed in apposizione alla
parete addominale. Identificare il sito di puntura al centro dello schema
della gastropessia. Sotto guida fluoroscopica, confermare che il sito sovrasti
il corpo distale dello stomaco sotto il margine costale e sopra il colon
trasverso.
Attenzione - Evitare l'arteria epigastrica che passa dove i due terzi
mediali incontrano il terzo laterale del muscolo retto.
Avvertenza - Fare attenzione a non far avanzare l'ago di
puntura troppo in profondità, al fine di non perforare la parete
gastrica posteriore, il pancreas, il rene sinistro, l'aorta o la milza.
2. Anestetizzare il sito di puntura praticandovi un'iniezione locale di lidocaina
all'1% fino alla superficie peritoneale (solitamente, la distanza dalla cute
alla parete gastrica anteriore è di 4–5 cm).
3. Inserire un'agocannula compatibile con strumenti da 0,038" (1 mm) di
diametro al centro dello schema definito per la gastropessia nel lume
gastrico dirigendola verso il piloro.
Nota - L'angolo di inserzione ottimale è a 45° con la superficie della cute.
4. Sotto osservazione fluoroscopica, verificare la giusta posizione
dell'agocannula. Inoltre, per assistere tale verifica, si può collegare una
siringa piena d'acqua all'attacco dell'agocannula e si può aspirare aria dal
lume gastrico.
Nota - Una volta ritornata l'aria, si può iniettare mezzo di contrasto per
visualizzare le pliche gastriche e confermare la posizione.
5. Far avanzare un filo guida del diametro massimo di 0,038" (1 mm)
attraverso l'agocannula lasciandolo abbiasciare fino al fondo dello stomaco.
Confermarne la posizione.
6. Rimuovere l'agocannula, lasciando il filo guida in loco; eliminare
l'agocannula secondo il protocollo della struttura.
7. Far avanzare sul filo guida un catetere flessibile compatibile con strumenti
da 0,038" (1 mm) di diametro e, sotto guida fluoroscopica, manipolare il
filo guida nell'antro gastrico.
8. Far avanzare il filo guida e il catetere flessibile finché la punta del catetere
non si trova all'altezza del piloro.
9. Manovrare oltre il piloro e far avanzare il filo guida ed il catetere nel
duodeno e 10–15 cm oltre il legamento di Treitz.
10. Estrarre il catetere, lasciando in loco il filo di guida.
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