Bard Access Equistream Mode D'emploi page 9

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ENTFERNUNG DES KATHETERS
Begutachten Sie den Katheter regelmäßig und entfernen Sie einen unnötig gewordenen
Katheter
auf Anweisung des Arztes umgehend. Die weiße Rückhaltemuffe ermöglicht
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das Einwachsen von Gewebe. Daher muss der Katheter chirurgisch entfernt werden.
Befreien Sie die Muffe vom Gewebe und ziehen Sie den Katheter vorsichtig und schonend
heraus. Nach Entfernen des Katheters muss die Punktionsstelle 10-15 Minuten manuell
abgedrückt werden, bis keine Anzeichen einer Blutung mehr vorhanden sind. Legen
Sie anschließend einen sterilen, transparenten, semipermeablen Verband oder einen
Verband entsprechend der im Krankenhaus geltenden Vorschriften an. Befolgen Sie
außerdem die Vorschriften bezüglich einer Bettruhe nach Entfernung eines Katheters.
ENTSORGUNG
Nach dem Gebrauch kann dieses Produkt ein Kontaminationsrisiko darstellen.
Gehen Sie damit in Übereinstimmung mit anerkannter medizinischer Praxis
und mit allen geltenden lokalen, bundesstaatlichen und staatlichen Gesetzen
und Verordnungen um und entsorgen Sie es entsprechend.
PROBLEMBEHANDLUNG
PATIENT MIT FIEBER
Nach diesem Eingriff können Fieber und Schüttelfrost bei einem Patienten
Anzeichen für eine katheterassoziierte Bakteriämie sein. Sollte eine Bakteriämie
vorhanden sein, dann ist u.U. die Entfernung des Katheters angezeigt.
MANGELHAFTER DURCHFLUSS
Zum Durchspülen eines verlegten Lumens darf unter keinen Umständen
übermäßige Kraft aufgewendet werden. Ein verminderter Blutfluss kann durch
eine mit einem Gerinnsel verlegte Katheterspitze oder durch die Berührung der
Venenwand verursacht werden. Sollte eine Manipulation des Katheters oder ein
Umkehren der arteriellen und venösen Anteile nicht helfen, dann kann der Arzt
versuchen, das Gerinnsel mit einem Thrombolytikum aufzulösen (z.B. rt-PA, Cathflo*
Activase*). Das Vorgehen sollte im Ermessen des Arztes liegen.
KATHETERWECHSEL
Dialysekatheter sollen nicht regelmäßig gewechselt werden, um katheterassoziierte
Infektionen zu vermeiden.
. Ein Austausch eines Verweilkatheters kann jedoch
13
notwendig werden, wenn ein dauerhafter Druckanstieg oder eine Abnahme der
Durchflussrate zu verzeichnen sind, die nicht durch die Problembehandlung behoben
werden können. Katheter müssen unter streng aseptischen Bedingungen ausgetauscht
werden, bei denen der Arzt Kopfbedeckung, Mundschutz, sterile Handschuhe und
einen sterilen Kittel tragen muss; der Patient muss mit einem großen sterilen OP-Tuch
abgedeckt werden.
QUELLENANGABE
:
Aitken, D.R. and Minton, J.P. „The Pinch-Off Sign: A Warning of Impending
1
Problems with Permanent Subclavian Catheters", American Journal of Surgery,
Vol. 148, Nov. 1984, pp.633-638.
2
Patel, A, et al „Sheathless Technique of Ash Split Catheter Insertion." J Vasc Interv
Radiol 2001; 12:376-378.
Zaleski, GX, et al. „Experience with Tunneled Femoral Hemodialysis Catheters."
3
Am J Roentgenol. 1999 Feb; 172(2):493-6.
Rogers, P.R. et al „Pocket Radiologist Interventional Top 100 Procedures",
4
Amirsys, 1st Ed., 2003.
Mickley, V., „Central venous catheters: many questions: few answers",
5
Nephrol Dial Transplant, (2002) 17:1368-1373.
National Kidney Foundation K/DOQI Guidelines, 2006.
6
7
Sulek, CA., Blas, ML., Lobato, EB, „A randomized study of left versus right internal
jugular vein cannulation in adults." J Clin Anesth. 2000 Mar;12(2):142-5
Tan, P.L., Gibson, M., „Central Venous Catheters: the role of radiology", Clin Rad.
8
2006, 61:13-22
Octavio, Bella, Colemenares, Garcia, and Flores; „Right Verses Left Internal Vein
9
Catheterization for Hemodialysis: Complications and Impact on Ipsilateral Access
Creation"; Artifical Organs; 2004, 28(8):728-733.
10
The Institute for Healthcare Improvement, „How-to-Guide: Prevent Central Line
Infections," 2006.
11
The Joint Commission Hospital Accreditation Organization, National Patient Safety
Goals, 2009.
12
Center for Disease Control and Prevention, „Guidelines for the Prevention of
Intravascular Catheter-Related Infections", Morbidity and Mortality Weekly Report,
Aug. 9, 2002, 51(RR-10), 1-32.
13
The Society for Healthcare Epidemiology of America, „Strategies to Prevent
Central Line-Associated Bloodstream Infections in Acute Care Hospitals",
Infection Control and Hospital Epidemiology, Oct. 2008, 29(S1): S22-S30.
Andere Quellenangaben sind auf Wunsch erhältlich.
Zur Information des Benutzers enthält diese Anleitung ein Herausgabedatum und
ein Datum der Überarbeitung. Sollten zwischen dem angegebenen Datum und dem
Produktgebrauch mehr als zwei Jahre vergangen sein, dann sollte sich der Benutzer
an Bard Access Systems, Inc. wenden, um in Erfahrung zu bringen, ob weitere
Produktinformationen erhältlich sind.
Datum der Überarbeitung: Juni 2011.
*Bard, Alphacurve, Equistream und StatLock sind Warenzeichen und/oder
eingetragene Warenzeichen von C. R. Bard, Inc.
Alle anderen Warenzeichen sind Eigentum ihrer jeweiligen Besitzer.
© 2011 C. R. Bard, Inc. Alle Rechte vorbehalten.
Bard Access Systems, Inc.
Salt Lake City, UT 84116 U.S.A.
1-801-522-5000
Kundendienst: 800-545-0890
Klinische Informationen: 800-443-3385
www.bardaccess.com
Bard Access Systems, Inc.
Salt Lake City, UT 84116 U.S.A.
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ISTRUZIONI PER L'USO
Klinische Informationen: 800-443-3385
Per le configurazioni dei cateteri Equistream* Retto e Alphacurve*
www.bardaccess.com
DESCRIZIONE
I cateteri Equistream* ed Equistream* XK sono realizzati in poliuretano
radiopaco e permettono una velocità di flusso fino a 500 ml/min. Il catetere, costituito
internamente da due lumi separati da un setto, consente di effettuare un'emodialisi
senza l'uso di un sistema ad "ago singolo". Il catetere è provvisto di una cuffia bianca
che consente l'ancoraggio del dispositivo ai tessuti sottocutanei.
I cateteri Equistream* ed Equistream* XK da un punto fisso si dividono
e terminano con due punte mobili.
EC REP
Bard Limited
Forest House, Brighton Road
Crawley, West Sussex
RH11 9BP UK
EC REP
Bard Limited
Italiano
Forest House, Brighton Road
Crawley, West Sussex
RH11 9BP UK
INDICAZIONI PER L'USO
I cateteri Equistream* ed Equistream* XK per emodialisi a lungo termine,
sono indicati per effettuare l'emodialisi a breve o a lungo termine, l'emoperfusione
o l'aferesi. Il posizionamento viene eseguito attraverso la vena giugulare interna o
esterna, vena succlavia o vena femorale. I cateteri con lunghezza superiore a 40 cm,
sono indicati per il posizionamento in vena femorale.
CONTROINDICAZIONI
Questo dispositivo è controindicato per i pazienti affetti da trombocitopenia
o coagulopatia non controllate.
AVVERTENZE
Prima costa
Vena succlavia
Clavicola
Vena ascellare
Sterno
Area di compressione
Fossa sottoclavicolare
comportare la compressione del catetere fra la prima costa e la clavicola, con possibili
danni o frattura ed embolizzazione dello stesso.
del posizionamento della punta del catetere, può essere utilizzato per avere la conferma
che il catetere non sia compresso tra la prima costa e la clavicola.
• Possono essere utilizzati alcool ed alcool contenente antisettico (come per esempio
la clorexidina) per pulire il catetere ed il sito d'inserzione; comunque, bisogna evitare
un contatto prolungato ed eccessivo del dispositivo con la soluzione alcolica. Lasciare
asciugare le soluzioni utilizzate prima di applicare la medicazione.
• Acetone ed unguenti contenenti Polietilene Glicole (PEG), possono danneggiare
il dispositivo e non dovrebbero essere utilizzati con cateteri in poliuretano. Feltrini
alla clorexidina o unguenti a base di bacitracina zinco (per esempio Polysporin*
unguento) rappresentano l'alternativa migliore.
• Seguire le avvertenze generali quando si posiziona e si gestisce il dispositivo.
• Si possono verificare aritmie cardiache se il filo guida e/o lo stiletto toccano le pareti
dell'atrio destro. Monitorare il ritmo cardiaco per individuare eventuali aritmie.
• Chiudere le clamps solo al centro delle prolunghe del catetere. Le estensioni
possono essere soggette a lacerazioni se trazionate troppo o se a contatto con
materiale tagliente. Ripetute chiusure delle clamps in prossimità o sui connettori
Luer-lock, possono causare difficoltà di infusione e possibili deconnessioni.
• I cateteri devono essere impiantati con molta cautela.
• Evitare qualsiasi angolo acuto o piega che potrebbe compromettere la pervietà
dei lumi del catetere.
• Per evitare embolia gassosa e/o sanguinamento, posizionare il paziente in
Trendelenburg e chiudere sempre con il pollice l'apertura dell'introduttore pelabile.
• Per evitare danni ai vasi ed alle viscere, la pressione dell'infusione non deve superare
i 25 psi (172 kPa). Si raccomanda l'uso di siringhe da 10 mL o più grandi, in quanto
le siringhe più piccole esercitano una pressione maggiore di quelle grandi. Nota: Una
forza di 13,3 Newton sullo stantuffo di una siringa da 3 mL genera una pressione di
206 kPa, mentre la stessa forza di 13,3 Newton su uno stantuffo di una siringa da
10 mL, genera meno di 103 kPa di pressione.
• Gli accessori ed i componenti utilizzati con questo catetere dovrebbero essere
provvisti di adattatori Luer-lock.
• Prima dell'utilizzo del catetere aspirare la soluzione di eparina da entrambi i lumi,
onde evitare eparinizzazione sistemica del paziente.
• Quando il dispositivo non è in uso, la mancata chiusura della clamp può
permettere l'ingresso dell'aria provocando l'embolia gassosa.
• Nel raro caso di fuoriscita di liquido dal catetere, chiudere immediatamente
la clamp. Prima di riprendere la procedura di infusione o di dialisi, intraprendere
la necessaria misura correttiva.
• L'utilizzo della vena femorale aumenta il rischio di infezioni.
• Non risterilizzare il catetere o i componenti con nessun metodo. Il produttore non
si riterrà responsabile di danni causati dal riutilizzo del catetere o degli accessori.
• L'incannulamento della vena giugulare interna sinistra, in letteratura, è stato associato
ad una maggiore incidenza di complicanze se confrontato con il posizionamento del
catetere nella vena giugulare interna destra.
• Non utilizzare alcool per effettuare lock, per immergere o disostruire i cateteri
da dialisi in poliuretano perché, come è noto, ripetuti e prolungati utilizzi di
alcool degradano il poliuretano.
• Monouso. NON RIUTILIZZARE. Il riutilizzo e/o il reimballaggio possono dare luogo
a rischi di infezione per pazienti od utenti e compromettere l'integrità strutturale
e/o le caratteristiche di progettazione essenziali e materiali dell'apparecchio e
ciò può portare a malfunzionamenti e/o lesioni, malattie o morte del paziente.
PRECAUZIONI
• Un eccessivo e ripetuto serraggio delle linee ematiche, delle siringhe e dei tappini,
possono ridurre la durata del connettore e comprometterne il funzionamento fino
alla rottura. In caso di danni, chiudere il catetere con una clamp ataumatica a valle
della zona danneggiata.
• Sterile e apirogeno solo se l'imballo non è aperto, danneggiato o rotto.
• Leggere le istruzioni per l'uso con molta attenzione prima di utilizzare il dispositivo.
• PRECAUZIONI: La legge federale (USA) limita la vendita del dispositivo da parte
di o per ordine di un medico.
• Il posizionamento sinistro, in particolare, può essere più difficoltoso a causa degli
angoli verso destra formati dalla vena anonima, alla confluenza formata dalla vena
brachiocefalica sinistra con la VCS.
• Durante l'inserimento prestare attenzione a NON premere eccessivamente il gruppo
dilatatore/introduttore nel vaso, per non danneggiare o perforare il vaso stesso.
• Lo stiletto è stato progettato per essere utilizzato su un filo guida per agevolare
il posizionamento. Se l'inserzione in vena dello stiletto non avviene su filo guida,
si può causare un danno al vaso inclusa la perforazione.
• Inserendo il tunnellizzatore nella punta del catetere, accertarsi di retrarre
accuratamente lo stiletto onde evitare di provocare danni allo stesso.
• Assicurarsi che il catetere non si dislochi al momento della rimozione dello stiletto.
• Prestare attenzione a non far avanzare troppo l'introduttore pelabile nel vaso
in quanto si potrebbe verificare un schiacciamento che non permetterebbe la
progressione del catetere.
• Accertarsi di aprire la guaina dell'introduttore solo esternamente. Quando la
guaina è completamente aperta, verificare se il catetere necessita di essere
ulteriormente inserito nel vaso.
• Per una performance ottimale del prodotto, non inserire la cuffia nella vena.
• Per evitare danni al filo guida, se necessario, rimuovere contestualmente ago
e filo guida.
• Prima di procedere all'inserimento dei cateteri Equistream*, accertarsi di avere
familiarità con le complicanze sotto elencate ed il loro trattamento in emergenza,
in caso di insorgenza.
• Le complicanze elencate di seguito così come altre complicanze sono
ben documentate nella letteratura medica e dovrebbero essere considerate
attentamente prima di posizionare il catetere. Il posizionamento e la gestione dei
cateteri Equistream* dovrebbero essere effettuati da operatori esperti consapevoli
dei rischi e qualificati per eseguire queste procedure.
POSSIBILI COMPLICANZE
L'uso di un catetere venoso centrale a permanenza costituisce un mezzo importante
per poter accedere alle vene di pazienti in condizioni critiche; esistono potenziali
complicanze, anche gravi, comprese le seguenti:
• Embolia gassosa
• Perforazione arteriosa
• Emorragia
• Lesione del plesso brachiale
• Aritmia cardiaca
• Tamponamento cardiaco
• Erosione cutanea provocata
dal catetere o dalla cuffia
• Embolia da catetere
9
Vertebra
AVVERTENZE: L'inserimento
percutaneo del catetere deve essere
Vena giugulare interna
effettuato nella vena ascellare-
Vena cava superiore
succlavia alla congiunzione del terzo
medio con il terzo esterno della
clavicola, lateralmente allo sbocco
toracico. Il catetere non deve essere
inserito medialmente nella vena
succlavia, perché tale posizione può
Il controllo fluoroscopico o radiografico
1
1
7
5,8
• Occlusione del catetere
• Occlusione del catetere, danno o rottura
dovuti a compressione fra la clavicola
e la prima costa
1
• S epsi correlata al catetere
• Endocardite
• Infezione sito di inserzione
• Necrosi sito di inserzione
• Stravaso

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Equistream xk

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