REMS SSM 160R Notice D'utilisation page 23

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In tutte le termopiastre per saldatura di testa REMS la temperatura è registra-
bile. Tutte le termopiastre delle saldatrici vengono fornite con regolazione
elettronica della temperatura. Le termopiastre portano un'indicazione sulla
targhetta delle prestazioni:
es. REMS SSG 180 EE: temperatura registrabile, termostato elettronico, regola
la temperatura registrata con una tolleranza di ± 1°C, cioè una temperatura registrata
di 210°C (temperatura di saldatura per PE) oscillerà tra i 209°C ed i 211°C.
2.5. Riscaldamento della termopiastra per saldatura di testa
Il cavo di collegamento della termopiastra deve essere inserito nella presa (23)
situata nella parte posteriore della carcassa della pialla. Collegando alla rete
il cavo di collegamento uscente da questa presa, la macchina è pronta per il
funzionamento ed il termoelemento della termopiastra comincia a riscaldarsi.
Le due spie luminose (quella rossa di controllo rete (24) e quella verde di
controllo temperatura (25)) si accendono. L'apparecchio necessita di circa 10
min. per riscaldarsi. Quando la temperatura voluta e prefissata è raggiunta, il
regolatore di temperatura (termostato), montato nell'apparecchio, blocca
l'apporto di corrente. La spia rossa di controllo rete resta accesa. Nelle macchine
con termostato elettronico (EE) la spia verde di controllo temperatura lampeggia,
indicando quindi la continua accensione ed il continuo spegnimento dell'apporto
di corrente. Dopo altri 10 min. d'attesa (DVS 2207 parte 1a) l'operazione di
saldatura può essere iniziata.
2.6. Scelta della temperatura di saldatura
La temperatura della termopiastra per saldatura di testa è preregistrata ad una
temperatura media di saldatura (210°C) per tubi PE-HD. A seconda del mate-
riale del tubo e dello spessore parete del tubo può essere necessaria una
correzione di questa temperatura di saldatura. A questo riguardo osservare le
informazioni date dai produttori di tubi e raccordi! La fig. 5 mo stra a questo
proposito una curva di valori indicativi per le temperature del termoelemento
differenti a seconda dello spessore parete del tubo. Di regola, per gli spessori
parete più piccoli bisogna cercare di raggiungere la temperatura massima,
mentre per gli spessori più grandi la temperatura minima(DVS 2207 parte 1a).
Influssi ambientali (estate/inverno) possono inoltre rendere necessaria una
correzione della temperatura. La temperatura del termoelemento dovrebbe
quindi essere controllata con un termometro elettrico a contatto per misurare
la temperatura delle superfici. La temperatura può eventualmente essere
corretta girando la vite di registrazione temperatura (26). Se si modifica la
temperatura, è da osservare che il termoelemento può essere utilizzato solo
dopo 10 min. dal raggiungimento della temperatura voluta.
3. Funzionamento
3.1. Principio di lavorazione
Con la termopiastra per saldatura di testa, le superfici dei pezzi da collegare
vengono adattate sul termoelemento esercitando pressione, infine riscaldate
a pressione ridotta alla temperatura di saldatura e, dopo aver allontanato la
termopiastra, congiunte esercitando pressione (fig. 6).
3.2. Preparazioni per la saldatura
Se si lavora all'aperto, bisogna accertarsi che l'operazione di saldatura non
venga influenzata negativamente da particolari situazioni ambientali. In caso
di maltempo o di forte irradiazione solare, coprire la zona di saldatura e montare
eventualmente una tenda di protezione. Per evitare un raffred damento incon-
trollato della zona di saldatura provocato da correnti d'aria, sigillare le estremità
del tubo opposte alla zona di saldatura. Estremità di tubi non perfettamente
rotonde devono essere aggiustate prima della saldatura, per es. riscaldandole
prudentemente o utilizzando un apparecchio ad aria calda. Saldare solo tubi
o tubi e raccordi dello stesso materiale e con lo stesso spessore di parete. I
tubi possono essere tagliati col tagliatubi REMS RAS (vedi 1. 1.).
3.3. Serraggio dei tubi
A seconda del diametro del tubo, le 4 riduzioni morsa (27) devono essere
inserite nelle morse (19) in modo che la parte curvata delle riduzioni morsa sia
rivolta verso il centro. Le riduzioni morsa vengono fissate con le viti esagonali
(28) per mezzo della chiave in dotazione. Allo stesso modo devono essere
montate le 2 riduzioni dei supporti per tubi (29) sul supporto per tubo (30)
fissandole con le viti esagonali interne (28). Tubi o i pezzi di conduttura devono
essere aggiustati nelle morse prima di essere serrati. I tubi lunghi devono
eventualmente essere appoggiati sul supporto REMS Herkules (vedi 1. 1.).
Per sostenere pezzi piccoli di tubi, i supporti per tubi (30) devono essere spostati
o girati di 180°. A questo scopo allentare la manopola di serraggio (31) e
spostare il supporto del tubo oppure sollevare il bottone da tirare (32) e girare
il supporto tubo sull'asse della manopola di serraggio (31). Le estremità dei
tubi devono sporgere verso il centro di 10 – 20 mm dalle riduzioni delle morse
e le morse per rendere possibile la piallatura.
I tubi o pezzi sagomati devono essere aggiustati in modo che le superfici stiano
una di fronte all'altra parallelamente, cioè le pareti dei tubi devono coincidere
nella superficie di saldatura. Eventualmente si devono riaggiustare e gi rare i
tubi a morse aperte (tubo ovale?). Se la correzione non riesce, anche dopo
diverse tentativi, è necessario allora un aggiustamento delle morse. A questo
scopo allentare le viti di serraggio (33) di entrambe le morse e serrare un tubo
in entrambe le morse. Se il tubo non giace nelle morse e sulle riduzioni delle
morse, le morse devono venire centrate battendo lateralmente. Avvitare forte-
mente le viti di serraggio (33) a tubo ancora serrato.
Le morse devono afferrare fortemente le estremità dei tubi. Eventualmente
aggiustare il dado di serraggio (34) sotto l'eccentrico di serraggio (35) fino a
quando la leva di serraggio (36) può essere chiusa esercitando forza.
3.4. Piallatura delle estremità dei tubi
Subito prima di iniziare la saldatura, bisogna piallare a piani paralleli le estremità
dei tubi da saldare. A questo scopo, portare la pialla elettrica (6) nella zona di
lavoro ed accenderla premendo l'interruttore sull'impugnatura (20). Mentre la
pialla gira, premere leggermente le estremità dei tubi contro i dischi della pialla
per mezzo della leva di pressione (7). Bisogna piallare fino a quando si sia
formato da entrambe le parti un truciolo continuo. Lasciare ora lentamente la
leva di pressione (7) a pialla accesa. affinché non rimangano resti di trucioli
sulle estremità dei tubi. Dopo aver spostato indietro la pialla, le estremità
piallate dei tubi vengono avvicinate per prova e per controllareil loro parallelismo
e lo sfasamento assiale. Il parallelismo non deve superare, sotto pressione di
aggiustamento, la larghezza di fessura indicata nella fig. 7; lo sfasamento sulla
parte esterna del tubo non deve supe rare il 10% dello spessore parete. Le
superfici di saldatura piallate non devono venire più toccate prima della saldatura.
Se il tubo od il raccordo non devono essere per niente o non più piallati da una
parte, ma dall'altra sì, si deve portare in avanti l'arresto posto nella parte infe-
riore della carcassa della pialla e posizionato sulla parte che non deve essere
piallata.
3.5. Fasi del procedimento di saldatura di testa con termopiastra
Nella saldatura di testa con termopiastra, le superfici da congiungere vengono
riscaldate da un termoelemento fino al raggiungimento della temperatura di
saldatura e, dopo avere allontanato la termopiastra, saldate esercitando pres-
sione. Prima di effettuare ogni saldatura, bisogna controllare la temperatura
nel campo di lavoro del termoelemento. Correggere eventualmente la tempe-
ratura del termoelemento, come descritto al punto 2.6. Prima di effettuare ogni
saldatura, bisogna pulire il termoelemento con una carta non filamentosa o con
uno straccio imbevuto di alcol. E' importante che non rimangano incollati resti
di plastica sul rivestimento del termoelemento. Quando si pulisce la piastra,
prestare particolare attenzione affinché la superficie antiaderente del termoe-
lemento non venga danneggiata dall'uso di utensili.
Le fasi del procedimento sono illustrate nella fig. 8.
3.5.1. Adattamento
Nella fase di adattamento, le superfici da saldare vengono premute sul termo-
elemento fino a che si sia formato un bordo di materiale fuso su tutta la circon-
ferenza delle superfici da saldare. Per es. per il PE bisogna esercitare una
pressione di adattamento di 0,15 N/mm² (DVS 2207 parte 1a) durante la fase
di adattamento.
Secondo i differenti diametri dei tubi e i differenti spessori di parete dei tubi,
che dipendono dallo stadio di pressione necessario, deve essere calcolata la
forza premente da applicare alle superfici da collegare per raggiungere questa
pressione di adattamento di 0,15 N/mm². La forza premente "F" viene calcolata
dal prodotto della pressione di adattamento "p" e della superficie deli tubi "A"
(F = p · A), cioè le superfici dei tubi devono essere premute con una pressione
sempre maggiore quanto maggiore è la superficie del tubo. Prendendo per
esempio un tubo di Ø 110 mm, PN 3,2 (s = 3,5 mm) si ha una superficie del
tubo di 1170 mm² e quindi una forza premente necessaria di F = 0,15 N/mm² · 1170
mm² = 175 N. Sulla macchina è stata collocata una targhetta con una tabella
(37) che indica quali tubi fino a quale stadio di pressione e con quale pressione
possono essere saldati con questa macchina. Le fig. 10 – 13 illustrano queste
tabelle per le macchine REMS SSM 160 R, REMS SSM 160 K, REMS SSM
250 K, REMS SSM 315 RF. Verificare i valori della pressione dalle tabelle (Fig.
9 e 16) relative e applicarle tramite la manopola (7). Quando sulle superfici di
assemblaggio viene applicata una pressione tramite la manopola, il valore della
pressione viene indicato tramite la lancetta (38).
Prima di effettuare la saldatura bisogna controllare se le morse serrano i pez zi
di tubo in modo sufficiente da poter resistere almeno alla forza premente
necessaria. A questo scopo, avvicinare le estremità fredde del tubo e provare
ad esercitare con la leva di pressione (7) almeno la forza premente indicata
dalla tabella. Se le morse non tengono i pezzi di tubo in modo sicuro, aggiustare
gli eccentrici di serraggio (35) (vedi 3.3.).
L'operazione di adattamento è terminata quando si è formato, su tutta la
circonferenza, un bordo di materiale fuso che ha raggiunto almeno i'altezza
indicata sulla fig. 14, colonna 2.
3.5.2. Riscaldamento
Per effettuare il riscaldamento, la pressione viene quasi ridotta a zero. Il tempo
di riscaldamento è indicato nella fig. 14, colonna 3. Durante il riscaldamento il
calore penetra nelle superfici da saldare e le porta alla temperatura di saldatura.
3.5.3. Scambio
Dopo il riscaldamento le superfici da collegare devono essere staccate dal
termoelemento e la termopiastra deve essere allontanata senza toccare le
superfici da collegare. Queste devono essere subito dopo avvicinate veloce-
mente quasi fino al contatto. Il tempo di scambio non deve superare i tempi
indicati nella fig. 14, colonna 4, altrimenti le superfici da collegare si raffreddano.
3.5.4. Collegamento
Le superfici da collegare devono venire a contatto ad una velocità vicina allo
zero. La pressione di collegamento deve essere portata secondo la norma DVS
2207, con aumento graduale, fino a 0,15 N/mm² e deve essere mantenuta durante
tutto il periodo di raffreddamento (fig. 14, colonna 5). Con la leva/manico di
serraggio (39) la leva di pressione viene fissata durante il periodo di raffreddamento.I
valori della pressione da esercitare possono essere presi, come descritto al punto
3.5.1., dalle tabelle fig. 9 – 16. Dopo aver congiunto le due estremità deve essere
presente un bordo doppio uniforme su tutta la circonferenza del tubo. La forma-
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