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AirSep FreeStyle Manuel Du Patient page 230

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In che cosa consiste il concentratore portatile di ossigeno FreeStyle?
I concentratori di ossigeno sono stati introdotti a metà degli anni '70 e sono diventati le fonti di
ossigeno supplementare più convenienti e affidabili fra quelle attualmente disponibili. Rappresentano
le alternative più economiche, efficaci e sicure rispetto all'uso di bombole di ossigeno ad alta
pressione o di ossigeno liquido. Forniscono tutto l'ossigeno necessario senza bisogno di bombole o
bombolette.
L'aria respirata contiene circa il 21% di ossigeno, il 78% di azoto e l'1% di altri gas. Nell'unità
FreeStyle, l'aria ambientale passa attraverso un materiale adsorbente autorigenerante denominato
"setaccio molecolare", che assolve la funzione di separare l'ossigeno dall'azoto. In questo modo
viene messo a disposizione del paziente un flusso di ossigeno a elevata concentrazione.
FreeStyle combina la tecnologia avanzata di concentrazione di ossigeno a quella di conservazione
dell'ossigeno nel concentratore portatile più piccolo e leggero al mondo, con un peso di soli 2 kg.
FreeStyle produce con efficienza il proprio ossigeno e lo eroga rapidamente sotto forma di pulsazione
all'inizio dell'inalazione mentre il paziente respira. Si evitano così gli sprechi associati ai dispositivi
con flusso continuo di ossigeno che effettuano l'erogazione durante l'esalazione. Questa pulsazione
dell'ossigeno è equivalente al flusso continuo. FreeStyle produce un flusso di ossigeno equivalente a
3 l/ min(litri al minuto) al massimo in un contenitore così leggero da poter essere facilmente
trasportato e utilizzato fuori casa.
FreeStyle può essere collegato a quattro fonti di alimentazione diverse (consultare la sezione Fonti di
alimentazione del presente manuale).
Profilo dell'operatore
I concentratori AirSep assolvono la funzione di erogare una quantità di ossigeno supplementare ai
pazienti sofferenti per il disagio provocato da affezioni a carico dei polmoni tali da pregiudicare il
trasferimento dell'ossigeno presente nell'aria nel flusso sanguigno. I concentratori portatili di ossigeno
offrono la praticità di un sistema POC senza contenitore di riserva (serbatoio O2) rendendo l'utente
relativamente autosufficiente in termini di utilizzo domestico, deambulazione (dentro e fuori casa),
mobilità e stile di vita in generale. Il concentratore di ossigeno deve essere prescritto da un medico e
non deve essere utilizzato come supporto vitale.
Nonostante l'ossigenoterapia possa essere prescritta a pazienti di tutte le età, il paziente tipo ha
superato i 65 anni e soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Generalmente i pazienti
hanno buone capacità cognitive e devono essere in grado di comunicare il proprio disagio. Se l'utente
non è in grado di comunicare il proprio disagio o di leggere e comprendere le etichette e le istruzioni
per l'uso del concentratore, l'utilizzo del dispositivo è consigliato esclusivamente sotto la supervisione
di qualcuno che possa farlo in sua vece. Per qualsiasi disagio avvertito durante l'uso del
concentratore, si consiglia ai pazienti di rivolgersi al proprio medico. È consigliabile inoltre che i
pazienti abbiano a disposizione una scorta di ossigeno (ad esempio, una bomboletta di ossigeno) in
caso di mancanza di corrente o guasto del concentratore. L'utilizzo del concentratore non richiede
altre capacità o abilità particolari.
MN131-1 rev C
IT-3

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