BFT CAPRI Instructions D'utilisation Et D'installation page 11

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  • FRANÇAIS, page 16
Il quadro master è quello i cui comandi vengono eseguiti da tutti gli altri
quadri appartenenti alla stessa zona. Per configurare il quadro come
master spostarne nella posizione "ON" il DIP switch n° 5, in ogni zona può
essere identificato un solo master. Una zona è costituita dall'insieme delle
schede che hanno il medesimo indirizzo, l'indirizzo è fissato tramite i tre DIP
switch n° 6, 7, 8 e quindi risulta possibile definire indipendentemente dal
cablaggio fino ad 8 diverse zone.
Un master che abbia la configurazione della zona al valore 0, comanda tutti
i dispositivi collegati (comando globale), indipendentemente dalla loro
configurazione (master o slave).
Se l'impianto necessita di un numero di zone maggiore di 8, risulta possibile
definire indirizzi da 8 a 127 utilizzando il programmatore universale UNIPRO
indicando il numero di zona nel parametro avanzato "Indirizzo 1". In questo
caso l'indirizzo programmato tramite UNIPRO prevarrà su quello program-
mato tramite i DIP switches, per ritornare alla configurazione tramite i dip
switches programmare a 0 tramite UNIPRO il parametro avanzato "Indiriz-
zo 1" oppure effettuare la cancellazione totale della memoria come sotto
descritto (in questo caso verranno però cancellate tutte le informazioni
memorizzate nel quadro).
Un impianto centralizzato via filo può essere realizzato sia chiudendo
l'anello (effettuando i collegamenti tratteggiati in fig.5 e predisponendo in
ON il dip switch N° 4 dei quadri master), che lasciando l'anello aperto (non
effettuando i collegamenti tratteggiati in fig5 e lasciando in OFF il dip switch
N° 4 di tutti i quadri). Con l'anello chiuso ogni master di zona è in grado di
verificare il completamento dei comandi da parte degli slave e di aggiornare
alcune statistiche relative alla composizione dell'anello, i comandi non
giunti a buon fine saranno quindi ripetuti dopo qualche minuto. Con l'anello
aperto queste operazioni non sono possibili restando inalterate tutte le altre
funzionalità. I quadri predisposti per il comando radio possono essere
connessi anche via filo, in questo caso e se essi sono definiti come master,
o master a comando globale, vengono inviati via cavo solo i comandi radio
centralizzati relativi ai tasti T2, T3 e T4 (arresto, apre e chiude), mentre il
tasto T1 (logica a quattro passi) ha carattere locale e non viene inviato via
cavo.
NOTA:Il numero massimo dispositivi, sia master che slave, collegabili ad
una singola rete è pari a 255, di conseguenza un quadro master può
comandare fino ad un massimo 254 quadri slave.
Nel caso di installazioni con un elevato numero di quadri slave, il ritardo di
trasmissione di un comando inviato dal master allo slave successivo è di
circa 0,5s, quindi ad esempio il 50° quadro slave sulla linea avrà un ritardo
nell'esecuzione del comando di circa 25s rispetto al quadro master.
7) CONFIGURAZIONE ANEMOMETRO
Un anemometro può essere collegato (come indicato al paragrafo e fig.4)
per ottenere una chiusura automatica in caso di velocità del vento superiore
ad una soglia impostabile. È possibile configurare la soglia di intervento
dell'anemometro tramite i DIP switches n° 1 e 2. La seguente tabella indica
la velocità approssimativa del vento corrispondente alla soglia riferita
all'accessorio P111182 (anemometro da 2 impulsi per giro):
Dip n°1
Dip n°2
OFF
OFF
OFF
ON
ON
OFF
ON
ON
Il comando anemometro del quadro master agisce in modo centralizza-
to, i comandi anemometro dei quadri slave agiscono solo localmente.
8) INTERRUTTORE CREPUSCOLARE
Risulta possibile collegare un interruttore crepuscolare (fare riferimento al
pragrafo 4 e a fig.4). La chiusura del contatto dell'interruttore crepuscolare
provoca un comando di chiusura dell'attuatore, la riapertura del contatto
provoca un comando di apertura dell'attuatore. Il comando crepuscolare
del quadro master agisce in modo centralizzato, i comandi crepuscolari dei
quadri slave agiscono solo localmente.
9) DISPOSITIVO DI SICUREZZA
Risulta possibile collegare (fare riferimento al paragrafo 4 e a fig.4) un
dispositivo di sicurezza che può essere richiesto dalle normative di sicurez-
za in caso di comando automatico o semiautomatico. L'apertura del
contatto durante la fase di chiusura provoca un comando di apertura.
Questo comando agisce esclusivamente in modo locale. Il dispositivo di
sicurezza può essere alimentato a 24Vac dai morsetti 19 e 20 (max 70mA).
MANUALE PER L'INSTALLAZIONE
Soglia Hz
m/s
11,5
4,2
23
8,4
35
12,6
47
16,8
10) COMANDI AD UOMO PRESENTE
Configurando in ON il dip Switch N° 3 i comandi di ingresso alla scheda
funzionano ad uomo presente. In questo caso non risultano attive le
funzioni del ricevitore e dei sensori esterni. Nel caso di impianto centraliz-
zato a filo, i comandi provenienti dalla rete seriale non vengono processati.
11) COMANDO VIA RADIO (SOLO PER MOD. CAPRI RIC)
I radiocomandi utilizzabili con il quadro di comando CAPRI RIC, possono
avere 1, 2 o 4 tasti. Le funzioni di ogni tasto sono fissate come segue:
Tasto 1: comando locale con logica a 4 passi (il primo impulso apre, il
secondo arresta l'apertura, il terzo chiude, il quarto arresta la chiusura).
Tasto 2: comando di arresto locale e di zona.
Tasto 3: comando di apertura locale e di zona.
Tasto 4: comando di chiusura locale e di zona.
11.1) PROGRAMMAZIONE MANUALE DEL RICEVITORE
La programmazione del ricevitore si effettua premendo il tasto S1 situato
sulla scheda Capri, il LED DL1 lampeggerà alla frequenza di 2Hz a
confermare l'ingresso nella modalità di apprendimento dei trasmettitori,
entro 10 secondi premere il tasto nascosto dei trasmettitori a 1 o a 2 tasti
(si veda fig.8 ) o effettuare il ponticello dei trasmettitori a 4 tasti (si veda
fig.8). Il LED DL1 resterà acceso con luce fissa, entro 10 secondi premere
il tasto appropriato del trasmettitore. Nella scelta del tasto appropriato
occorre tenere presente che se dopo il tasto nascosto si preme il tasto 1 tutti
i tasti del trasmettitore vengono memorizzati nel ricevitore, se si preme il
tasto 2 verranno memorizzati i tasti 2, 3, 4.
Memorizzando in maniera appropriata i tasti dei trasmettitori sui vari
ricevitori, si può quindi realizzare un impianto di tipo centralizzato senza
collegare fra di loro i quadri di controllo. Per fare ciò si utilizzino trasmettitori
monocanali o bicanali per i comandi locali, e trasmettitori quadricanali per
i comandi centralizzati. In figura 7 è rappresentato un esempio: in esso il
trasmettitore TX1 è stato memorizzato utilizzando il tasto 1 sulla centrale
CAPRI 1 ed utilizzando il tasto 2 sulle centrali CAPRI 2 e CAPRI 3.
Inoltre sulla centrale CAPRI 2 è stato memorizzato, utilizzando il tasto 1, il
trasmettitore TX2 e sulla centrale CAPRI 3 è stato memorizzato, sempre
utilizzando il tasto T1, il trasmettitore TX3. In questa situazione il tasto T1
del trasmettitore TX1 comanderà con logica a 4 passi il motore M1
(comando locale) ed i tasti T2,T3 e T4 del medesimo trasmettitore TX1
comanderanno rispettivamente arresto, apertura e chiusura di tutti e 3 i
motori (comando centralizzato).
I trasmettitori TX2 e TX3 realizzano invece un comando locale con logica
a 4 passi rispettivamente su M2 ed M3. Reiterando il metodo è possibile
realizzare controlli centralizzati con più zone e con una grande flessibilità
nella loro attivazione e suddivisione.
Ovviamente in questo tipo di comando centralizzato i comandi forniti via filo
(apre, chiude, stop, fotocellula, crepuscolare, anemometro) avranno solo
carattere locale.
11.2) PROGRAMMAZIONE VIA RADIO DEL RICEVITORE
Dopo aver programmato manualmente il primo radiocomando, è possibile
procedere con una programmazione via radio (senza dover accedere
km/h
nuovamente alla centrale). Per attivare questa modalità di programmazio-
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ne occorre premere il tasto nascosto di un trasmettitore già programmato
e poi premerne entro 10 secondi un tasto. In questo modo la centrale sarà
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in modalità di apprendimento dei trasmettitori e sarà possibile effettuare
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tutti i passi descritti per la programmazione manuale del ricevitore.
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11.3) PROGRAMMAZIONE DEL RICEVITORE UTILIZZANDO IL PRO-
TOCOLLO EELINK
La programmazione del ricevitore può essere effettuata anche utilizzando
il protocollo EElink, connettendo il terminale UNIPRO attraverso gli acces-
sori UNIFLAT ed UNIDA, prima di collegare l'accessorio UNIDA al quadro
togliere il ponticello J1. Alla fine della cancellazione ricordarsi di riposizionare
il ponticello J1 sui pin 1 e 2 del connettore JP3, in caso contrario la memoria
parametri del quadro non sarà più protetta contro scritture accidentali. La
disposizione dei collegamenti è data in fig.8.
Per la programmazione del ricevitore fare riferimento alle istruzioni del
terminale UNIPRO. Il numero di radiocomandi memorizzabili è pari a 64 e
la centrale gestisce sia radiocomandi standard che personalizzati.
Per quanto riguarda la disposizione delle uscite, la centrale CAPRI si
comporta come un ricevitore a 4 canali nel quale, indipendentemente dal
funzionamento programmato, le uscite hanno le seguenti funzioni:
Uscita 1: esegue un comando locale con logica a 4 passi (il primo impulso
apre, il secondo arresta l'apertura, il terzo chiude, il quarto arresta
la chiusura).
Uscita 2: esegue un comando di arresto locale e di zona.
Uscita 3: esegue un comando di apertura locale e di zona.
Uscita 4: esegue un comando di chiusura locale e di zona.
ITALIANO
11
CAPRI - Ver. 03 -

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