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Diesse CHORUS PRL Instructions Pour L'utilisation page 2

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ISTRUZIONI PER L'USO
CHORUS
Per la determinazione quantitativa dell'ormone
Prolattina (PRL)
Solo per uso diagnostico in vitro
1.
UTILIZZAZIONE
Metodo
immunoenzimatico
quantitativa dell'ormone Prolattina (PRL) nel siero umano
con dispositivo monouso applicato agli strumenti Chorus
TRIO.
2.
INTRODUZIONE
La Prolattina (PRL) è un ormone polipeptidico, con peso
molecolare di circa 23.000 Da, formato da una singola catena di
198 aminoacidi ed è secreto dal lobo anteriore dell'ipofisi. La
sintesi e la secrezione di prolattina sono regolati da fattori
ipotalamici quali l'ormone di rilascio della tireotropina (TRH) che
ne stimola la produzione e la dopamina che la inibisce.
La più importante funzione della prolattina è quella di stimolare
nella donna lo sviluppo della ghiandola mammaria e di avviare e
mantenere la secrezione lattea.
Le concentrazioni basali di prolattina nell'adulto presentano
notevoli oscillazioni circadiane, con valori più alti durante il sonno
e più bassi nel periodo di veglia. Anche l'esercizio fisico e lo
stress possono provocare aumenti della prolattina sierica, così
come alcuni farmaci quali la sulpiride e la cloropromazina. In
relazione alla sua funzione fisiologica, la prolattina aumenta
durante la gravidanza, fino a raggiungere un massimo intorno
alla 38ª settimana. Dopo il parto, i valori della prolattina si
mantengono elevati per tutto il periodo dell'allattamento.
Il dosaggio della prolattina è di notevole utilità nel chiarire molti
quadri clinici relativi a problemi di sterilità, sia maschile che
femminile o collegati a disfunzioni dell'asse ipotalamo-ipofisario.
3.
PRINCIPIO DEL METODO
Il dispositivo Chorus PRL è pronto all'uso per la determinazione
dell'ormone Prolattina, negli strumenti Chorus TRIO.
Il test si basa sul principio ELISA (Enzyme Linked
ImmunoSorbent Assay).
Durante l'incubazione, PRL presente nel campione si lega
contemporaneamente all'anticorpo monoclonale anti-PRL
presente in fase solida ed a quello coniugato con perossidasi di
rafano, formando un "sandwich".
Dopo lavaggi per eliminare le proteine che non hanno reagito si
aggiunge il substrato per la perossidasi.
Si elimina il coniugato che non si è legato e si aggiunge il
substrato per la perossidasi. La reazione enzimatica viene
successivamente bloccata per aggiunta della Soluzione
Bloccante che fa virare la soluzione al giallo.
PRL
per
la
determinazione
Il colore che si sviluppa è proporzionale alla concentrazione di
ormone presente nel siero in esame.
I dispositivi monouso contengono tutti i reagenti per eseguire il
test negli strumenti Chorus TRIO.
I risultati sono espressi in µIU/mL.
4.
PRECAUZIONI
SOLO PER USO DIAGNOSTICO IN VITRO.
Questo kit contiene materiali di origine umana che sono
stati testati e trovati negativi con test approvati dall'FDA sia
per la ricerca di HBsAg che per quella degli anticorpi anti-
HIV-1, anti-HIV-2 ed anti-HCV. Poiché nessun test
diagnostico può offrire una completa garanzia sull'assenza
di agenti infettivi, qualunque materiale di origine umana
deve essere considerato potenzialmente infetto. Tutti i
reagenti e i campioni devono essere maneggiati secondo le
norme di sicurezza normalmente adottate in laboratorio.
Smaltimento dei residui: i campioni di siero, i calibratori e le
strip usate devono essere trattati come residui infetti, quindi
smaltiti in accordo alle disposizioni di leggi vigenti.
Avvertenze per la sicurezza personale
1.
Non pipettare con la bocca.
2.
Usare guanti monouso e protezione per gli occhi nel
maneggiare i campioni.
3.
Lavare accuratamente le mani una volta inseriti i dispositivi
nello strumento Chorus TRIO.
4.
In merito alle caratteristiche di sicurezza dei reagenti
contenuti nel kit consultare la Schede di Sicurezza
(disponibile su richiesta).
5.
Acidi neutralizzati ed altri rifiuti liquidi devono essere
disinfettati aggiungendo sodio ipoclorito in un volume
sufficiente da ottenere una concentrazione finale almeno
dell'1%. Un'esposizione al sodio ipoclorito all'1% per 30
minuti dovrebbe essere sufficiente per garantire una
disinfezione efficace.
6.
Eventuali versamenti di materiali potenzialmente infetti
devono essere rimossi immediatamente con carta
assorbente
e
la
decontaminata, per esempio con sodio ipoclorito all'1%,
prima di proseguire il lavoro. Se è presente un acido, il sodio
ipoclorito non deve essere usato prima che la zona sia stata
asciugata. Tutti i materiali utilizzati per decontaminare
eventuali versamenti accidentali, compresi guanti, devono
essere scartati come rifiuti potenzialmente infetti. Non
mettere in autoclave materiali contenenti sodio ipoclorito.
Avvertenze analitiche
Prima dell'uso, portare i dispositivi da utilizzare a temperatura
ambiente (18-30°C) ed impiegare entro 60 minuti.
1.
Scartare i device con substrato (pozzetto 4) colorato di
blu.
2.
Nell'aggiungere il campione al pozzetto verificare che sia
perfettamente distribuito sul fondo.
3.
Controllare l'effettiva presenza dei reagenti nel dispositivo
e l'integrità del dispositivo stesso. Non utilizzare dispositivi
IO-09/339-C IFU 86514 – Ed. 21.05.2018
zona
inquinata
dovrà
IT 2/24
essere

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