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Equalizzazione

Hartke Kilo offre enormi possibilità di controllo sulla modellazione del suono del basso,
tramite un processo chiamato "equalizzazione". Per capirne il funzionamento, è impor-
tante sapere che ogni suono presente in natura è formato da una grande quantità di
toni (frequenze) combinati insieme in modo unico. Questa miscela conferisce a ogni
suono il suo "colore" distintivo.
La prima sezione dei controlli EQ del Kilo è un set di equalizzazio-
ne valvolare a tre bande. È un EQ a larghezze di banda fisse senza
controllo della frequenza. La regolazione è un po' diversa rispetto a
un hi-fi in cui si tagliano o enfatizzano bassi e alti, perché non c'è una teorica posizione
neutra ("flat"). Quando le tre manopole (BASS, MID e TREBLE) sono in posizione centra-
le (ore 12), la risposta è regolata su una curva di equalizzazione preimpostata e studia-
ta appositamente per il basso. I controlli BASS e MID sono interattivi, per cui alzando
o abbassando la manopola MID, la frequenza centrale del controllo BASS si sposterà. Il
controllo TREBLE invece è indipendente dai controlli BASS e MID, così potete alzare le
alte frequenze senza influenzare le basse. Dovreste sperimentare con le manopole EQ
e il vostro particolare basso per trovare il suono giusto.
Oltre ai tre controlli EQ, Kilo ha due interruttori: BRITE e DEEP. L'in-
terruttore BRITE produce un'enfasi generale della risposta delle alte
frequenze. Il tasto opera insieme alla manopola GAIN (come il tasto
"Loudness" in uno stereo). Se si alza il GAIN, l'enfasi generale dimi-
nuisce. Se il GAIN è impostato su "10" (tutto in senso orario), l'interruttore BRITE non ha
effetto. L'interruttore DEEP sposta la curva scoop dei medi e dei bassi per enfatizzare
le frequenze più basse. L'interruttore e la manopola SHAPE applicano un filtro regola-
bile notch (scoop) all'area di frequenze selezionata, per personalizzare l'effetto della
curva EQ che meglio si addice al vostro strumento. La rotazione in senso orario della
manopola SHAPE fa sì che il filtro notch sia applicato alle alte frequenze; al contrario, la
rotazione in senso antiorario applica il filtro alle basse.
L'equalizzatore grafico a 10 bande a campana ("Q")
costante ha 10 slider: ciascuno corrisponde a una sin-
gola ristretta banda di frequenze. Questo permette di
"disegnare" la risposta di toni del vostro sistema. Se uno
slider è in posizione centrale ("0"), non produce effetti.
Se è spostato sopra alla posizione centrale (verso "+12")
quell'area di frequenze è enfatizzata. Se è spostato sotto
alla posizione centrale (verso "-12") quell'area di frequenze è attenuata. Normalmente,
regolerete prima l'EQ a tre bande per poi rifinire il suono con l'equalizzatore grafico.
In molti casi il modo migliore per approcciare l'equalizzazione è focalizzarsi sulle
frequenze che dovete attenuare, non tanto su quelle da enfatizzare. Ricordate che
enfatizzando un'area di frequenze si enfatizza anche il segnale d'insieme; in particola-
re, alzare troppo le basse con l'EQ può provocare una distorsione generale, o perfino
danneggiare la cassa collegata. In generale, se intendete aumentare considerevol-
mente i bassi con l'EQ, è meglio mantenere la compressione attiva, se non altro per
proteggere gli altoparlanti da potenziali danni.
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