Terapia Anticoagulante Orale; Tempo Di Protrombina E Inr - iLine microsystems microINR link Instructions D'utilisation

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  • FRANÇAIS, page 127

1.3 TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

I pazienti si sottopongono a terapia anticoagulante orale allo
scopo di prevenire eventi tromboembolici quali trombosi
venosa, embolia polmonare o eventi correlati a fibrillazione
atriale o valvole cardiache artificiali.
Il trattamento prevede il monitoraggio e l'adeguamento
periodico delle dosi di ciascun paziente in base all'esame
ematico.
In base alla causa che determina il ricorso alla terapia
anticoagulante orale, viene definito per ciascun paziente un
intervallo terapeutico all'interno del quale deve rientrare il
valore del test.

Tempo di protrombina e INR

L'attività degli anticoagulanti orali è monitorata mediante la
misurazione del tempo di protrombina (PT) espresso in secondi,
che corrisponde al tempo necessario per la formazione di un
coagulo di fibrina. Come reagente per il calcolo del tempo di
protrombina (PT), viene impiegata la tromboplastina. A seconda
della natura del reagente e dell'apparecchiatura impiegata,
potrebbero verificarsi delle variazioni nei risultati del PT.
Pertanto, nel 1977, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS)
ha suggerito un metodo di standardizzazione del sistema. Da
allora, i tempi di protrombina vengono convertiti in valori INR,
International Normalized Ratio, tramite la seguente equazione:
INR =
( )
ISI
PT
MNPT
PT rappresenta il tempo di protrombina risultante dal test,
MNPT indica il valore medio normale del tempo di protrombina,
ISI è il coefficiente internazionale di sensibilità corrispondente
alla tromboplastina. I valori dei parametri MNPT e ISI derivano
da studi clinici di calibrazione.
Poiché l'attività farmacologica degli anticoagulanti
orali antagonisti della vitamina K può essere
modificata da altri farmaci, è necessario che il paziente
assuma esclusivamente i farmaci prescritti dal proprio
medico.
Alcune malattie epatiche, specifici disordini tiroidei
e altre patologie o condizioni, nonché integratori
alimentari, erbe medicinali o cambiamenti nella
dieta, possono influenzare l'attività terapeutica degli
anticoagulanti orali e i risultati dell'INR.
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